Abbiamo un demone interno?
La risposta è si, purtroppo. Anche se può sembrare inquietante, ci portiamo tutti dietro una parte di noi stessi, inconscia, che agisce contro la realizzazione dei nostri obiettivi, o del nostro benessere in generale. Si chiama autosabotatore, ed agisce con una serie di comportamenti automatici di cui il soggetto ne diviene consapevole spesso solo dopo che questa parte ha agito, o potrebbe non esserne consapevole.
La ragione di questo comportamento risiede nel modo nel quale si struttura il nostro inconscio in relazione alle risposte ambientali, durante la nostra infanzia. Se per esempio sono stato cresciuto da genitori che si sono sempre sostituiti a me nel fare le cose, o se mi hanno esplicitamente detto che sono ‘un buono a nulla’, il mio inconscio registra in entrambi i casi che io non riuscirò mai a fare quella cosa nuova da solo. Proprio perchè non ci viene trasmessa la fiducia in noi stessi, e si trasmette un messaggio di non essere meritevoli DI.
Nella vita adulta se ne può trovare traccia in un estremo perfezionismo, nell’inerzia, nel procrastinare, nello spendere più di quanto si guadagna, nel non rispettare le scadenze, nel prendere troppi impegni e dire sempre di si, nell’avere paura del cambiamento.
Questo ultimo aspetto è fondamentale, perché l’autosabotaggio mira a mantenere in equilibrio il nostro sistema del già noto, delle cose che conosciamo già perfettamente, che rimangono lì anche se sono disfunzionali, e che ci mantengono nella famosa ‘zona di comfort’. Quindi in realtà questo demone diavoletto ha tutte le buone intenzioni nel volerci proteggere dalla sofferenza e dall’ansia dell’ignoto, ma ci incatena a terra.
Alcuni esempi possono essere il lasciar perdere un esame preparato duramente a pochi giorni dall’appello, oppure decidere di mangiare meno ma ritrovarsi sempre ad acquistare e mangiare cibi poco sani che non aiutano nell’intento, oppure lasciare perdere una relazione felice senza un motivo apparente.
Se stai già pensando se qualche aspetto della tua vita possa rientrare in questo automatismo, stai iniziando il percorso di terapia! 🙂 Infatti, il prendere consapevolezza di questo automatismo è solo il primo passo per smontarlo. Il percorso può continuare poi con l’aiuto di un terapeuta, in modo da intervenire sulle nostre convinzioni e credenze inconsce di non valere abbastanza, di non farcela o di non meritarcelo, in modo da rafforzare la nostra identità e procedere con fiducia in noi stessi.